sushi e vino
12 Marzo 2021   •   Raffaella Celentano

Sushi e Vino: la cucina fusion incontra la tradizione siciliana nel cuore dell’Eur

«Possono il Giappone, il Brasile e la Sicilia incontrarsi nel cuore di Roma? A quanto pare sì, con l’esclusivo evento Sushi e Vino»

Avete mai pensato di unire la cucina fusion nippo-brasiliana con l’eccellenza siciliana del vino? Il tutto in una location suggestiva nel cuore di uno dei quartieri più amati di Roma, l’Eur. L’evento Sushi e Vino, tenutosi il 7 marzo presso il ristorante SambaMaki, ci ha trasportati in una dimensione inaspettata, fatta di eccellenze gastronomiche e accostamenti inediti ma vincenti. Ad accompagnarci in questo viaggio le creazioni della chef Michelle Rocha sospese in un delicato e avvolgente equilibrio fra tradizione nipponica e fantasia brasiliana, e le suggestioni enologiche di Alessandra Anselmi, che ci ha raccontato l’arte del vino della famiglia Anselmi e di Sancarraro, interpreti storici del marsalese e dell’enologia siciliana. Infine, a guidare il ricco percorso enogastronomico e gli abbinamenti, il racconto di Daniele Graziano, wine communicator e sommelier.

Un percorso in cinque tappe, con altrettante ricette e calici in degustazione, per celebrare la passione per il territorio, la ricerca dell’eccellenza e la gioia di vivere e condividere.

Condividere. È stata questa una delle parole chiave dell’evento, ideato anche per offrire al ristretto pubblico un momento di svago e leggerezza. Sushi e Vino è stato un modo per far viaggiare le persone con la fantasia (e con il palato), per raccontare storie capaci di darci quella leggerezza che ogni tanto ci sembra di aver perso. Nulla era lasciato al caso. Tutto era pensato nei minimi particolari per offrire un’esperienza unica.

«Le persone, ora più che mai, puntano sulla qualità più che sulla quantità. E noi vogliamo offrirgliela in un modo speciale, lento e armonioso. Perché oggi è l’armonia la chiave del successo. Quell’armonia che può farci uscire di casa con tranquillità, con la consapevolezza che stiamo per fare un’esperienza capace di arricchirci.»
Daniele Graziano

La degustazione prevedeva, lo ripetiamo, cinque ricette accompagnate da altrettanti calici. Per ogni piatto una storia, per ogni calice una curiosità. E in questo modo un “semplice” pranzo si è trasformato in un percorso alla scoperta di sapori lontani e tradizioni locali. I gamberi Furai e Rolls Delicia con salmone, mandorle saltate e salsa teriyaki hanno incontrato lo Spumante Brut Petillant Bio Orion, un vino delicato ed esplosivo allo stesso tempo, capace di farci assaporare tutta la freschezza delle terre siciliane.

In seguito, è stato il turno di altre incredibili creazioni della chef Michelle Rocha: tris di rolls con tartare di salmone e gambero rosso di Mazara del Vallo, tris di rolls con tempura di alici mandorlate, confettura di cipolle rosse e gamberi al panko e tris di rolls con tartare di salmone con tempura di goma wakame, spigola con chips di porro, fantasia di gamberi con pomodorini confit e chips di barbabietola. Un tripudio di colori e sapori, accompagnati dai migliori vini dell’azienda Sancarraro: Grillo DOC Lilibeum, Viognier IGT Sicilia Mare Magno e Catarratto Lucido Orion. 

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«Il mio scopo nel mio lavoro è quello di portare innovazione, senza essere invadente. La tradizione è fondamentale e non va offesa, ma può essere rinnovata in maniera semplice e delicata. Cerco sempre di fare qualcosa di nuovo, di prenderla come un gioco e di dire “Perché no?!”. È proprio così che nascono le esperienze più belle.»
Michelle Rocha

E tra un assaggio e un brindisi, ecco che Alessandra Anselmi ci delizia con qualche curiosità sui suoi vini e sulla sua azienda, di cui cura la comunicazione. Sancarraro, infatti, è il soprannome (in siciliano si dice ‘ngiuria) dato agli Anselmi sin dall’800 in quanto si narra che i membri di questa famiglia fossero soliti recarsi nella località di Piano San Carlo per coltivare i loro vigneti. Insomma, quello della famiglia Anselmi per il vino e per il territorio siciliano è un amore che dura da secoli e che oggi si traduce in un’azienda solida e di qualità, e in tre linee di prodotti che richiamano la terra, il mare e il cielo della Sicilia.

E tornando all’evento, è il momento del gran finale: i rolls con gamberi in tempura, goma wakame e cozze su spuma e crumble di pecorino, accompagnati da un calice di Nero d’Avola DOC. Un abbinamento inaspettato per molti quello di un piatto giapponese (anche se le cozze e il pecorino richiamano la tradizione romana) con un vino rosso, eppure questo particolare connubio ha lasciato tutti incredibilmente soddisfatti. Incredibilmente soddisfatto anche Alessandro Maria Sambucini, project manager ed event planner che ha curato l’evento Sushi e Vino. Specializzato in Business Administration, ha collezionato numerose collaborazioni sia in Italia che all’estero arrivando nel 2015 a lavorare per conto di Harvard University. Oggi collabora come project manager per The Bulldog Amsterdam presso lo store di Roma e per la catena di sushi fusion SambaMaki, due realtà molto amate nella Capitale.

«Abbiamo cercato di dar vita ad un evento che desse un po’ di tranquillità e spensieratezza al nostro pubblico. Ad oggi, purtroppo, oltre all’evidente questione sanitaria ci troviamo a fronteggiare anche una questione psicologica per cui abbiamo timore degli eventi, che percepiamo come pericolosi. Ma noi desideriamo rassicurare le persone, offrendo percorsi di cultura e qualità in tutta sicurezza. Abbiamo bisogno di puntare sulla bellezza terapeutica per poter tornare alla normalità.»
Alessandro Maria Sambucini

Fotografie: DGExperience

Raffaella Celentano