Chi è Mogol? Quello che non sai sul paroliere italiano
«Mogol è una delle “penne” più apprezzate e famose della musica italiana. Ha collaborato con moltissimi artisti e prodotto alcuni tra i brani più belli della canzone nostrana. Andiamo a scoprire chi è questo famoso autore…»
Mogol, nato con il nome di Giulio Rapetti a Milano il 17 agosto 1936, è un paroliere, scrittore e produttore discografico italiano. Noto al grande pubblico con lo pseudonimo Mogol, è quasi sempre ricordato per il lungo e fortunato sodalizio artistico con Lucio Battisti, sebbene il suo contributo alla musica leggera italiana sia stato di respiro più largo, a partire dai primissimi anni Sessanta. Ecco alcune curiosità che vi aiuteranno a capire meglio chi è Mogol…
Esordi da discografico – Sin da giovane Mogol decise di seguire le orme di suo padre, che era un dirigente della casa discografica Ricordi, e si affacciò al mondo della musica in veste di discografico.
La prima canzone – Mogol ha iniziato a lavorare come paroliere a soli diciannove anni. Il suo primo testo ufficiale è stato quello della canzone Briciole di baci cantata dall’indimenticabile voce di Mina.

By Menachem Lazar, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Mogol-Battisti: la fine di una storia – Gli anni Settanta sono stati un periodo piuttosto proficuo per il duo Battisti-Mogol, che ha prodotto canzoni che hanno fatto la storia della musica leggera italiana: Il mio canto libero, Una donna per amico, Ancora tu, Sì viaggiare e tante altre. La loro unione cessò nl 1980 a causa di un mancato accordo sulla suddivisione degli introiti: «Allora c’era questa formula per cui il musicista prendeva l’8% e il paroliere il 4%, la Siae voleva così. Battisti quando ha iniziato era un dilettante, eppure io non ho mai voluto fargli firmare nessun documento sotterraneo. Sempre il 4% a me l’8% a lui. Quando abbiamo venduto i diritti dei brani alla Numero Uno ho detto che avrei scritto alla pari: 6% a lui e 6% a me, altrimenti non avrei più scritto. Da allora Lucio ha cominciato lavorare con altri» afferma lo stesso Mogol spiegando i motivi che lo hanno allontanato da Battisti.
Figli – Mogol ha quattro figli: dalla prima moglie Serenella ha avuto il primogenito Mario, Alfredo (in arte “Cheope”) e Carolina, mentre il quarto, Francesco, è nato dalla relazione con la pittrice e poetessa Gabriella Marazzi.
La Nazionale Cantanti – Mogol è anche noto per aver dato vita alla Nazionale italiana cantanti, costituita il 10 ottobre 1975 assieme a Gianni Morandi, Paolo Mengoli e Claudio Baglioni, che disputa incontri a scopo benefico in tutta Italia, e per la realizzazione nelle campagne dell’Umbria, a Toscolano in Provincia di Terni, del Centro Europeo di Toscolano (CET), una modernissima scuola per autori, musicisti e cantanti.
Un premio in suo onore – Nel 2008 la regione Valle d’Aosta ha istituito un premio intitolato a Mogol per l’autore del miglior testo musicale in lingua italiana dell’anno. La Giuria è presieduta dallo stesso Mogol.
Un vero tifoso! – È tifoso della Ternana, per la quale ha scritto anche un inno.
Traduttore per Bob Dylan – Mogol ha tradotto Bob Dylan e David Bowie. «Avevo un contratto per tradurre tutto Dylan – ha detto in una recente intervista a La Stampa – e ho stravolto anche “Blowing in the Wind”. Su “Ballad of a Thin Man” però si innervosì molto e ci organizzarono un incontro a Londra: stracciò il testo davanti a me. Io gli chiesi che cosa voleva dire la canzone, mi rispose che non aveva capito nemmeno lui. Ma fu carino, simpatico. Mi disse che aveva letto tutti i miei testi»
Famosissimi – Alcuni brani nati dalla penna di Mogol hanno scritto la storia della musica italiana. Eccone alcuni: Non è Francesca, Un’avventura, Acqua azzurra, acqua chiara, Dieci ragazze, Mi ritorni in mente, Pensieri e parole, La canzone del sole, Impressioni di settembre, I giardini di marzo, Il mio canto libero, La collina dei ciliegi, Sì, viaggiare, Nessun dolore, Con il nastro rosa, L’emozione non ha voce, Essere una donna, Sbandando.
Chiara Cavaterra